Il pigmento che inseriamo nella pelle tenderà naturalmente a  sbiadire, questo per via del fatto che si tratta di colori diversi da quelli del tatuaggio con la particolare caratteristica di essere bío riassorbibili. In pratica la nostra pelle è in grado di espellere il pigmento considerandolo qualcosa di estraneo, esattamente come farebbe con qualunque altra sostanza riconosciuta come rifiuto o eventualmente nociva.

Il tempo che impiega la pelle ed espellere il pigmento può essere di diversi mesi o addirittura di qualche anno, ma ciò non toglie che dobbiamo comunque controllare il lavoro a distanza di un mese. La motivazione non ha a che vedere con il naturale riassorbimento del pigmento, ma piuttosto con una più banale e formazione di nuova epidermide. L’epidermide è infatti in continua esfoliazione e una parte del pigmento che abbiamo inserito durante la lavorazione semplicemente viene portato via in quanto era rimasto proprio nell’epidermide. Sarà quindi necessario a distanza di un mese, perché è il tempo necessario per la formazione di nuova epidermide, controllare la nostra cliente per verificare quanto pigmento sia effettivamente rimasto e abbia lasciato un corretto risultato dal punto di vista estetico. Saremo quindi in grado di aggiungere il nuovo colore là dove serve.

Avrai sicuramente capito che non ha alcun senso rivedere la cliente prima dei 28 giorni minimi necessari per un turn-over cellulare. Potrebbe essere anche un problema andare molto oltre il mese, magari aspettandone tre o quattro perché in caso di eccessivo scadimento sarai costretta a rifare il lavoro praticamente da capo.

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Stefano